Secondo una prassi documentata in vigore in America,Russia e Cina, succede che i politici, dovendo effettuare per esempio una parata o una celebrazione in giornate per cui è prevista pioggia, facciano rilasciare da aerei militari i vapori capaci di dissolvere le nubi e produrre “come per incanto” meravigliose quanto innaturali giornate di sole nelle località desiderate. Il tutto, però, senza curarsi degli effetti anche estremi – come violentissime grandinate o Tornado – dell’ovvia reazione meteorologica di condensazione sulle zone limitrofe. Di fatto, si tratta di una metologia ufficialmente riconosciuta e chiamata “cloud seeding”. In sostanza si irrorano le nubi di ioduro d’argento, e si ottiene la pioggia. Ma le “chemtrails”, come gli inglesi chiamano le scie chimiche, hanno effetti e scopi diversi. Inoltre, il fenomeno è presente esclusivamente nei cieli delle nazioni che aderiscono alla NATO, paradossalmente in Cina, la nazione che ha ammesso di servirsene, ma solo in determinate occasioni, esse non sono presenti.
Come avrete sicuramente notato, nei cieli compaiono esso delle scie persistenti di colore bianco, che però non si dissolvono rapidamente come le normali scie di condensazione, ma restano fisse anche per ore, espandendosi a formare una sorta di nebbiolina che vela il sole e che poi ricade sul terreno, sulle acque, sulle piante, sugli animali, sulle persone.
Gli aerei che rilasciano le scie chimiche vengono accompagnati da droni di forma sferica dotati di un sistema di occultamento ottico, un tempo costituito da un rivestimento di microcamere e oggi da un dispositivo elettromagnetico in grado di deviare la luce. In un famoso video si vede uno di questi droni volare intorno a un concorde. I droni sono dotati anche di congegni elettromagnetici in grado di sparare proiettili a microonde, che hanno principalmente lo scopo di proteggere l’aereo destinato all’emissione delle scie chimiche, sia producendo ologrammi che ne camuffano il vero aspetto sia abbattendo eventuali velivoli che cerchino di intercettarlo o di indagare sull’attività svolta. In questo caso, il drone emette un forte impulso elettromagnetico che abbatte l’intruso fulminandogli il sistema elettrico di bordo e facendolo precipitare. Alle successive perizie sembrerà un semplice incidente per guasto elettrico.
Ai piloti degli aerei incaricati di irrorare il cielo viene detto che si tratta di sostanze chimiche utili ad attenuare gli altrimenti devastanti cambiamenti climatici. La congiura del silenzio che essi ricevono viene motivata con la necessità di evitare che si scateni il panico o che i tribunali vengano ingolfati di denunce contro le istituzioni politiche o militari per i danni prodotti da maltempo, allergie e malattie dovute alle sostanze immesse nell’atmosfera. Ciò che non viene detto ai piloti, o almeno alla maggior parte di loro, è che alcuni degli aerei rilasciano una miscela di elementi chimici atti a trasformare la ionosfera in una sorta di specchio capace di riflettere le onde elettromagnetiche di tipo ELF (Extremely Low Frequency – “a frequenza estremamente bassa”) e VLF (Very Low Frequency – “a frequenza molto bassa”). Si tratta delle stesse onde emesse dalle antenne che trovate disseminate ovunque per consentire il funzionamento dei telefonini. Ed esiste da decenni una folta letteratura scientifica sulla possibilità teorica e pratica di produrre malattie tramite onde elettromagnetiche tarate su una frequenza che il cervello umano scambia per la propria…
Le scie in grado di schermare le onde elettromagnetiche verrebbero utilizzate anche per scopi più nobili, e cioè; per proteggere il pianeta dalle violente tempeste magnetiche solari. In assenza di schermatura, infatti, ogni impianto elettronico ed elettrico si brucerebbe, proiettando l’umanità ad un livello tecnologico pari a quello medioevale, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili. Computer, internet, automobili, aerei, conti in banca, luce, riscaldamento, Smaltimento di acque fognarie: tutto si fermerebbe. Sarebbe il caos.
Ma le scie chimiche possono essere usate soprattutto per produrre alterazioni climatiche. Fra gli elementi rilasciati a questo scopo vi sono l’alluminio, il bario e il nitrato l’argento, che agisce sulle particelle di acqua dell’atmosfera. Per verificarne il contenuto basterebbe effettuare delle analisi direttamente da terra, eppure sembra che una cosa del genere non sia mai stata fatta in modo ufficiale. E questo è abbastanza sospetto, visto l’alto numero |di indagini che sono state condotte in merito, ogni volta apparentemente senza risultato. Anche in Italia ci sono state molte interrogazioni parlamentari in proposito, ma non hanno mai ricevuto una risposta chiara.
In sostanza, dunque, benché le scie chimiche siano o siano state occasionalmente usate anche per salvaguardare la sicurezza dell’umanità, diversi fatti inducono il sospetto che certi poteri occulti se ne stiano servendo per scopi tutt'altro che umanitari, come strumenti di una più generale strategia di guerra meteorologica.