Riflettendo sul principio di funzionamento delle orgoniti ho avuto l’idea di apportare una modifica nei materiali usati comunemente negli impasti orgonici.
Questo nuovo tipo di impasto orgonico non si può definire più “orgonite” nel senso classico del termine. Ecco perchè l’ho battezzato orgonite non orgonite o abbreviato ONO.
Lo scopo è sempre quello di processare l’etere convertendo il dor (etere stagnante) in or, il principio di base è sempre quello dello scrambling e del cristallo che spiralizza e velocizza l’etere “scramblizzato”. La differenza sostanziale è che in una ono manca la parte metallica che viene rimpiazzata con un sistema molto semplice ma molto più potente e che offre molti vantaggi.
E’ indispensabile ora fare una breve introduzione teorica sul funzionamento delle orgoniti e confrontarlo con quello delle ono, seguirà un tutorial per la realizzazione di una ono e i rapporti di sperimentazione con le ono.
Dopo le ono verranno presi in esame i crystalbuster che sono fondamentalmente dei chembuster fatti con impasto ono ed anche con variante ad acqua al posto della resina...anche qui seguirà tutorial e sperimentazione.
ONO: principio di funzionamento
Prima di tutto un breve ripasso su come funziona una orgonite. Una orgonite consiste in un impasto solido di resina in poliestere o comunque di un materiale organico che viene mescolato con trucioli di metallo o particolato metallico di pochi millimetri di diametro.
Questo impasto circonda un cristallo di quarzo con la punta verso l’alto, potete vedere una rappresentazione schematica nell’immagine sottostante.
Il funzionamento di una orgonite è semplice!
La parte organica o la resina assorbe l’etere circostante agendo da spugna, l’etere viene assorbito e poi riflesso dal particolato di metallo.
L’etere si troverà quindi a dover compiere molti rimbalzi trà le particelle di metallo e questa azione di sminuzzamento in tanti rimbalzi viene definito “scrambling”.
La parte organica assorbe sia or che dor in maniera indifferente perchè agisce da spugna ma quando l’etere entra ormai dentro l’orgonite diventa sempre dor grazie all’azione “spugna” della parte organica che lo trattiene.
Non a caso i sistemi viventi sono a base di carbonio il quale, specie in certe catene molecolari, convoglia l’etere agendo da spugna.
Se i sistemi viventi non sono però pieni di dor (morirebbero!) è solamente grazie alla struttura dei corpi sottili (naturalmente il corpo sottile di un verme è infinitamente più semplice di quello di un uomo) che con i chackra e i meridiani mette continuamente in moto l’etere che altrimenti ristagnerebbe.
Se si verificano delle congestioni all’interno del corpo si ha la malattia ma per fortuna, entro certi termini, il corpo umano è un TRASMUTATORE da dor a or e riesce a cavarsela in molte situazioni specie se è addestrato per farlo.
Ora una orgonite è una copia in piccolo (e infinitamente più semplice) del corpo umano o comunque di un sistema biologico.
Abbiamo la parte organica che assorbe l’etere ma poi bisogna metterlo in moto. Il particolato metallico è un escamotage per frammentare l’etere ristagnante nella parte organica (quanto ristagna dipende dalla densità del materiale usato) in tante parti e tenerlo in movimento.
Questo però non è sufficente a creare un or di buona qualità perchè comunque il movimento dell’etere sarà rallentato dalla parte organica e non viene spiralizzato ne accellerato in misura sufficente. Sicuramente è meglio del dor ma non è la migliore condizione possibile, ci vorrebbe qualcosa di simile a un chackra!
Per mettere l’etere in movimento spiraliforme come in un chackra la cosa migliore è un cristallo di quarzo che ha una struttura cristallina proprio a spirale.
Il quarzo prende l’etere scramblizzato (non più dor puro) lo accellera (perchè nei cristalli l’etere si muove più veloce) e gli dà il movimento suo naturale a spirale.
Questo è il principio di funzionamento di una orgonite ma non datelo per scontato perchè in genere nella tradizione “orgonica” corrente non vi viene spiegato in questo modo.
Il motivo è che sin dall’inizio sono stati introdotti dei concetti sbagliati e poco precisi che si sono tramandati a pappagallo creando solo confusione.
Nella tradizione classica viene detto che la parte organica assorbe l’etere ma NESSUNO dice che a seconda della densità l’etere può essere persino rallentato e trasformato in dor!
I materiali naturali tipo il legno e la seta hanno una bassa densità e sono molto permeabili all’etere...ciò significa che lo assorbono ma lo lasciano anche passare come fossero una spugna a buchi larghi. Questi materiali sono ottimi dal punto di vista biologico.
La resina in poliestere e le plastiche in generale agiscono si dà spugne ma non lasciano quasi uscire l’etere che assorbono e lo fanno ristagnare in esse trasformandolo in dor.
Resine e plastiche sono DANNOSE per la salute umana e bloccano l’energia.
Questo non costituisce un problema nelle orgoniti dove il dor viene processato ma questi concetti bisogna saperli altrimenti si ripete solo a pappagallo quello che dice chi ha iniziato la tradizione e che fondamentalmente non aveva basi scientifiche ed esperenziali serie su come funzionano i sistemi viventi e come interagiscono con l’etere.
Altro concetto molto fuorviante è che “i metalli riflettono l’etere”.
Non è completamente vero! Non esiste un metallo che riflette completamente l’etere anche perchè ciò significherebbe che si tratta di un metallo PERFETTAMENTE diamagnetico cosa impossibile al 100%.
I metalli prima assorbono l’etere e poi lo riflettono con forza in ogni direzione...se così non fosse un oraccu non funzionerebbe perchè l’etere si bloccherebbe al primo strato di metallo.
E’ chiaro quindi che se in una orgonite viene messo troppo metallo e con particelle troppo grandi avremo un ristagno di etere.
Logicamente dal cristallo uscirà or ma potrebbe avere una portata minore essendo minore il flusso di etere da cui attingere.
Orgoniti di questo tipo sembrano “soffocate” e non andrebbero messe a diretto contatto con il corpo umano che altrimenti assorbirebbe il dor dalla resina.
Presi in considerazione i fattori e le dinamiche appena indicate ho ideato le ono che potrebbero risolvere brillantemente tutti gli incovenienti ed essere più potenti e sicure delle classiche orgoniti! Il mio ragionamento di base è molto semplice e ho potuto appurare che è supportato anche da altri dispositivi e prove già esistenti o testate.
A noi serve: un elemento assorbente, lo scrambling per tenere in movimento l’etere, il cristallo che pompa fuori l’etere e lo spiralizza.
Al tempo stesso vogliamo evitare congestioni, cali di efficenza e magari ottimizzare il tempo di fabbricazione e diminuire anche la spesa. Voglio troppo? No!
La mia idea è quella di eliminare completamente la parte metallica sostituendola con quarzo tritato o meglio graniglia di quarzo tritato puro.
Una ONO è costituita quindi dalla resina in poliestere, la graniglia di quarzo puro e il cristallo di quarzo. Nella seguente immagine potete vedere uno schema di funzionamento.
Come ho messo ben in evidenza nello schema una ONO ha un principio di funzionamento dal rendimento superiore rispetto alle orgoniti e ci permette di ottenere i target che ci siamo prefissi prima. Nella ONO lo scrambling viene effettuato direttamente dal quarzo tritato (acquistabile nei negozi di acquari per fare i fondali a un costo irrisorio) che non solo lo velocizza di più del metallo ma gli dà già il movimento a spirale grazie alla sua natura cristallina.
In una ONO non può esserci ristagno di energia indipendentemente dalla densità del particolato, al suo interno non può esserci dor perchè il particolato lo accellera costantemente, lo scramblizza e gli dà pure il movimento a spirale! A questo punto il cristallo ha terreno facile e può attingere a un flusso costante e di ottima qualità di or, a dire il vero anche senza il cristallo una ONO ha una potenza di emissione e una qualità di emissione superiore a quella di una orgonite con cristallo.
Con il cristallo avremo ovviamente un flusso ancora più forte.
Che non fosse necessario il classico impasto orgonico per ottenere or di qualità non è una novità, molti sono in realtà i sistemi adottati sin dall’antichità per emettere energia salutare e purificare gli ambienti.
Il genio italiano Pierluigi Ighina ad esempio inventò l’ERIM che consiste semplicemente in una serie di spirali colorate di metallo le quali attirano l’etere ambientale e lo spiralizzano.
Anche in cristalloterapia non si usano orgoniti ma da sempre i soli cristalli bastano a generare or per curare e ripristinare i livelli energetici ottimale nei sistemi viventi.
Ho avuto io stesso modo di vedere dal vivo una speciale sedia che si usa in alcuni centri di naturopatia, questa sedia molto simile al lettino di un dentista ha sotto un carrello dove passa un contenitore pieno di cristalli. Il contenitore scorre e si ferma per qualche minuto su ogni chackra caricandolo con l’energia emessa dai cristalli. Il flusso energetico che ho sentito era intenso e molto “vivo”...”vibrante”...anche più di quello di una orgonite classica ma diverso dal flusso di un singolo cristallo pure se di dimensioni enormi.
Ho capito immediatamente che quell’eccellente qualità di energia “viva” era dovuta al fatto che non si usava un singolo cristallo grande ma tanti cristalli assieme che effettuavano una azione di scrambling naturale. Le testimonianze di chi ha usato quella sedia sono sorprendenti e l’azione è superiore a quella della classica cristalloterapia, la motivazione stà nello scrambling che permette di avere energia pulsante, veloce e diffusa invece che concentrata. In una ONO troviamo questa stessa azione e qualità di energia in maniera compatta, pratica ed economica. Altra prova che mi ha testimoniato il fatto che l’elemento più importante in una orgonite è il cristallo e non il metallo è stata quella di mettere una serie di cristalli con la punta verso l’alto in una bacinella di acqua.
L’acqua assorbe l’etere e i cristalli prelevano questa energia emettendola in maniera veloce e spiraliforme. Il risultato è che puliscono il cielo come fosse una classica HHG se non meglio.
Questa prova l’ho fatta dopo aver letto la testimonianza di un utente del forum ( dede00) che se ne era accorto per primo.
Altra cosa interessante sulle ONO è che sono più veloci da fare e più economiche. Serve meno resina, il quarzo tritato in forma di graniglia costa una sciocchezza e se uno vuole risparmiare ancora può anche non mettere il cristallo (perdendo un pò in potenza) perchè comunque l’emissione sarà spiralizzata e veloce. Inoltre le ONO senza cristallo sono ottime per orgoneterapia perchè hanno una emissione diffusa e molto piacevole idonea per essere assorbita dall’organismo.
A questo riguardo apro una parentesi generica sull’uso delle orgoniti e delle ONO a scopo terapeutico: non usate ciondoli di orgonite ne abusate dell’esposizione DIRETTA di una orgonite! Il corpo umano ha un suo equilibrio molto fine e che và conosciuto BENE, non ci si può esporre a tempo indefinito all’energia diretta. Purtroppo anche in questo campo c’è molta ignoranza e la gente spende i soldi per comprare ciondoli di orgonite che portano in continuazione addosso oppure piazzano orgoniti sotto il letto mentre dormono causando possibili sovraccarichi o squilibri. Chiusa parentesi ora passiamo al tutorial.
Costruire una ONO Prendete un bicchiere da vino o comunque uno stampo che usate di solito per fare TB o HHG. Versate dentro un pò di resina come nell’immagine. A questo punto versate la graniglia di quarzo e infilzateci nel mezzo il cristallo con la punta verso il basso. Ora aggiungete altra resina e versate poi altra graniglia di quarzo.
Assicuratevi di muoverla un pò con un coltello per fare in modo che sia distribuita in maniera omogenea. Alla fine lasciate un centimetro di sola resina che fungerà da base e da spugna per attirare l’etere. Il risultato finale sarà questo:
Se non volete mettere il cristallo diventa ancora più facile perchè si tratta solo di versare graniglia nella resina! Quando la resina sarà essiccata vi basterà capovolgere lo stampo e la ono uscirà...specie con lo stampo in vetro. Sperimentazione con ONO Qui di seguito metterò i vari esperimenti fatti con le ono e i confronti con le orgoniti classiche. Chiunque abbia costruito una ono avrà notato quanto intensa sia l’emissione che supera quella di una orgonite tipica a parità di dimensioni.
Le ono stanno dando risultati buoni sia in campo terapico, e quindi sui sistemi viventi, che nel gifting ossia per il recupero ambientale.
A mano a mano che la sperimentazione prosegue aggiungerò foto e descrizioni con i risultati. Esperimento di congelamento dell'acqua Uno degli esperimenti più interessanti e che mettono bene in risalto il funzionamento di una orgonite è quello di far congelare dell’acqua sopra a una di esse. Nel congelarsi il reticolo cristallino di ghiaccio si deforma seguendo la forma della spirale di etere emessa dall’orgonite sottostante.
Trà l’altro non si nota solo la forma “spiralata” al centro del ghiaccio ma anche la “montagnola” ossia un rialzamento della superfice del ghiaccio a forma di montagna.
Questo rialzamento è dovuto alla spinta antigravitazionale del campo torsionale emesso dall’orgonite il quale spinge verso l’altro il reticolo cristallino mentre si forma nel congelamento. L’acqua congelandosi ci dà una istantanea del flusso di etere dell’orgonite, più l’acqua è pura e più si noteranno i particolari della spirale.
La mia prova mette a confronto l’acqua congelata sopra un TB tradizionale, un TB ONO senza cristallo e un TB ONO con cristallo. Nella prova ho usato acqua di rubinetto. Prova di congelamento su TB tradizionale Nelle seguenti due foto potete osservare la forma della montagnola nel ghiaccio che si è creata con un TB tradizionale. Fin qui nulla di nuovo...questo fenomeno è ben conosciuto e spiegato ma ci serve questa prova come pietra di paragone.
Prova di congelamento con TB ONO senza cristallo In questa prova il TB tipo ONO era senza cristallo, parlo quindi del tipo più semplice in assoluto di ono fatto solo con resina e quarzo tritato. Le immagini seguenti parlano da se e mostrano risultati maggiori e più incisivi rispetto al TB tradizionale. La montagnola è talmente alta che il ghiaccio ha profonde spaccature!
Prova di congelamento con TB ONO In questa prova ho usato un TB ONO completo ossia con cristallo. La montagnola è ancora più alta e le spaccature più profonde che mai. Il risultato è stato ottimo e ha confermato la bontà e la potenza superiore delle ONO rispetto alle orgoniti classiche. L’evidenza dei risultati ci mostra che non solo le ono funzionano ma che sono superiori alle normali orgoniti. Di seguito metterò altri tipi di esperimenti con ono. Orgonite VS ONO VS OQ. Come ovvia conseguenza del funzionamento di una ONO e dei principi che regolano il moto dell’orgone rispetto ai vari materiali usati risulta evidente che restringendo al minimo i concetti neanche la resina è realmente un fattore determinante per avere una conversione da dor a or dell’etere. Il quarzo assorbe ed emette in maniera accellerata l’etere già da sè e non ha bisogno di una componente organica che lo assorba, difatti in una ONO o in una orgonite tradizionale l’etere viene comunque prelevato dall’impasto dal quarzo stesso. E allora perchè non farglielo prelevare direttamente dall’ambiente sfruttando anche l’azione di scrambling e spiralizzazione della graniglia di quarzo? Nasce così un nuovo tipo di dispositivo orgonico che ho battezzato con la sigla “OQ” che significa “only quartz”...solo quarzo! Una OQ si presenta come un cristallo immerso nella graniglia con la punta che fuoriesce. L’OQ che vedete nella foto sopra l’ho usata per i seguenti test di confronto contro una piccola ONO, una HHG tradizionale con spirale di rame all’interno e una HHG ONO.
La prova verte di nuovo sul congelamento dell’acqua, è stato usato sempre lo stesso contenitore e lo stesso identico livello dell’acqua in modo che la dilatazione di base della massa d’acqua sia uguale e l’unico parametro variabile sia dovuto appunto dall’intensità di emissione dei dispositivi. Nelle prime foto potete vedere la “montagnola” provocata dalla OQ Notate come è pronunciata la montagnola specie se confrontata con quella prodotta da una orgonite HHG con spirale interna Come risulta evidente dalle foto l’HHG tradizionale nonostante di dimensioni maggiori (è una HHG mentre l’OQ ha la stessa massa di un TB ONO) e nonostante abbia la spirale all’interno non è minimamente in grado di replicare le prestazioni della OQ.
La montagnola è notevolmente ridotta, confrontiamo adesso l’effetto della HHG tradizionale con quello di un TB ONO anche qui un piccolo TB ONO è in grado si superare le prestazioni di una HHG tradizionale con tanto di spirale interna ma attenzione!...il TB ONO non era posizionato in maniera perfettamente centrata rispetto al vasetto soprastante e l’elevata tensione del ghiaccio deformato ha fatto esplodere il vetro del contenitore stesso! Nelle foto posteriori è possibile vedere lo stato del contenitore Incredibile potenza del TB ONO! Se tornate indietro e osservate le foto con l’HHG tradizionale noterete anche in quelle la montagnola era un pò decentrata ma nonostante questo la tensione indotta non è stata in grado di rompere il vetro, in molti esperimenti di congelamento con le orgoniti tradizionali mi è capitato di avere un posizionamento leggermente decentrato ma mai una tensione così elevata da rompere il vetro!
Osserviamo ora lo stesso esperimento svolto con una HHG ONO...e ovviamente con un contenitore nuovo e identico al primo Anche qui il risultato surclassa di molto quello della HHG tradizionale e anche di un pò quello della OQ che però ricordo era più piccola. Le OQ dimostrano come il vecchio paradigma orgonico “croftiano” sia sorpassato che è veramente ora di voltare pagina e dare una bella rinfrescata sia alla scienza orgonica che alla mentalità vigente in questo settore.
Sinceramente mi chiedo come negli anni nessuno abbia mai pensato a queste semplici cose e come la comunità si sia fossilizzata sui dettami di Don Croft e seguaci i quali hanno solamente dimostrato di non capire veramente la scienza dell’orgonimia e di basarsi su molte “chiacchiere” senza aver mai sperimentato seriamente e fatto confronti che vanno oltre l’idea iniziale.
Come affermo da tempo anche la comunità di frontiera si è fossilizzata e resa “ortodossa” al pari dell’establishment accademico che tanto critico e ormai quella delle orgoniti non è più una ricerca ma una religione sostenuta da invasati privati completamente del libero pensiero.
Queste prove le possono fare tutti ma come sempre il problema è nell’ego perchè ci vuole umiltà per mettere in dubbio le proprie posizioni ed è anche una questione di coraggio perchè bisogna gettarsi nell’ignoto senza paura. La gente anche nel campo di frontiera ha paura di esprimere questi concetti pubblicamente perchè c’è una classe di “sacerdoti orgonici croftiani” che sono pronti a dare del disinformatore a chiunque proponga nuovi concetti...bene...
il lettore non pensa ora che è tempo di darsi una svegliata e decidere in maniera autonoma cosa è vero e cosa no? Invito tutte le persone dalla mente nuova e CORAGGIOSE a portare avanti questa ricerca “eretica” (in realtà è scientifica con la S maiuscola) e partecipare alle discussioni sul forum Collegamento esterno in modo da migliorare sempre più la nostra conoscenza collettiva e smantellare completamente tutte le classi “sacerdotali” che esistono anche in questo campo. E’ imperativo che ci sia sempre qualcuno pronto a mettere in dubbio le cose e proporre nuovi paradigmi altrimenti si arriva all’empasse...alla morte entropica dell’essere umano.
Tornando alle OQ queste possono avere molte applicazioni e non solo essere un interessante esperimento didattico. Non sono adatte per il gifting dove è richiesta la compattezza e la resistenza meccanica ma sono idonee per la terapia orgonica e per il ripristino ambientale della propria abitazione.
Basta farle con il cristallo rivolto verso il fondo del bicchiere versare la graniglia a volontà e poi mettere un tappo e avrete la vostra super HHG OQ per tutte le applicazioni a un prezzo super economico e senza usare la schifosa resina in poliestere. Il concetto di OQ ha forti ricadute anche nel campo dei crystalbuster, si possono fare dei crystalbuster che solo per metà hanno l’impasto ONO e per il resto la parte superiore è puramente OQ con i cristalli inseriti nei tubi. La potenza di emissione e conversione sale esponenzialmente e sono facilmente customizzabili anche dopo che sono stati costruiti con un notevole risparmio di soldi.
Grazie alle ONO e alle OQ è ora possibile usufruire di una potenza superiore ad un prezzo irrisorio che è quello che abbiamo sempre cercato tutti. Le prossime sperimentazioni verterrano sull’uso delle ONO e OQ nelle coltivazioni e nel chembusting.
Test su piante I seguenti test sono stati effettuati su dei semi di lenticchie messi in quattro vasi tutti posti nelle stesse condizioni di luce, vento e irrigazione. I vasi erano distanziati in linea di circa mezzo metro l’uno dall’altro e in essi sono stati interrati i seguenti dispositivi orgonici: 1.Il primo vaso con una OQ 2.Il secondo vaso con una ONO 3.Il terzo vaso con una orgonite croftiana tipo HHG con spirale interna 4.Il quarto vaso solo terra...è la coltivazione di controllo che permette di avere una rappresentazione neutra del tasso di crescita Nei test le foto faranno riferimento al medesimo ordine quindi prima la foto della Oq, poi della ONO, poi l’HHG croftiana e poi il vaso di controllo neutro.
Nelle seguenti quattro foto potete vedere i semi dopo circa una settimana che sono stati messi sulla terra e irrigati regolarmente tutti i giorni.
La OQ: La ONO: L’HHG croftiana: Il vaso di controllo: A questo stadio ancora le differenze non sono enormi anche se è già possibile notare come i semi sopra l’oq e la ono siano in vantaggio rispetto a quelli sopra l’orgonite croftiana...inoltre la coltivazione di controllo è leggermente in vantaggio rispetto a quella con l’orgonite il che è già una cosa molto indicativa. Passa un’altra settimana e queste sono le foto: L’OQ: L’ONO: L’HHG croftiana: Vaso di controllo: La differenza nel tasso di crescita è ora molto evidente con le piantine dell’HHG nettamente in svantaggio rispetto a quelle con OQ e ONO...ancora una volta è evidente che la coltivazione di controllo esibisce un comportamento leggermente migliore di quella con l’HHG. Altra settimana: L’OQ: L’ONO: L’HHG croftiana: Vaso di controllo: Ora le differenze cominciano ad essere abissali e ancora una volta le piante di controllo sono leggermente superiori a quelle dell’HHG croftiana cosa che stando alle fantomatiche asserzioni di Don Croft non sarebbe possibile.
Dopo un’altra settimana: L’OQ: L’ONO: L’HHG croftiana: Vaso di controllo: A questo punto l’evidenza dei fatti dimostra che l’orgonite croftiana è inefficace e addirittura dannosa (accumula solo dor) rallentando la crescita delle piantine rispetto alla coltivazione neutra. Le OQ e le ONO schiacciano completamente l’orgonite croftiana e con un margine enorme come potete ben vedere.
Notate come la coltivazione di controllo è nettamente più sana di quella con l’orgonite...queste sono prove tangibili. Il dubbio mi è venuto qualche mese fà quando diedi una serie di orgoniti croftiane a un coltivatore che conosco presentandole come un toccasana per le sue coltivazioni. Il coltivatore fece una prova con dei fiori su dei vasi ma mi disse deluso che non avevano sortito nessun effetto rispetto ai stessi fiori piantati in altri vasi, mi disse che secondo lui era tutta una balla anche se inizialmente era entusiasta di ciò che gli dicevo. Feci una brutta figura grazie al fatto che credetti senza prove vere alle balle di Don Croft.
Prima di presentarle al coltivatore ricordo che scrissi a Don Croft chiedendogli un suggerimento sul numero di earth pipe o di orgoniti da mettere in una coltivazione per ottenere una buona resa...vi copio incollo la sua risposta: “Thanks, Sam–I don’t think earthpipes are needed for that. Try using a minimum of Towerbusters at first, okay? I would bury four TBs per acre, for instance, or just leave them in the corners of a field. I hope you’ll get a feel for how little orgonite is required becuase this shows the true potential of the simple material. ~Don” traducendo: “Grazie Sam io non penso siano necessarie delle earthpipe per questo. Prova ad usare un minimo di towerbusters all’inizio.
Io proverei interrando 4 towerbusters per acre oppure lasciale ai quattro angoli del campo. Io spero che tu abbia un pò di sensibilità su quanta poca orgonite è rischiesta perchè questo mostra il vero potenziale di questo semplice materiale.” Le ultime parole famose!
Questa persona parla a casaccio di cose che non dimostra, figuriamoci una grossa HHG ha rallentato addirittura la crescita di un semplice mucchietto di semi in uno piccolo vaso immaginiamoci se la suddetta frase può avere un senso!
Questo asserisce che bastano quattro stupidi TB per orgonizzare un ettaro di campo e che sono incredibilmente potenti....si come no! A chiacchiere!
La figuraccia che ho fatto con il coltivatore è dovuta alla creduloneria che ho avuto...chi legge impari dalla mia stupidità passata e faccia le sue prove perchè la realtà è ben diversa dalle chiacchiere di chi non sà ciò che dice.
Qui parliamo di prove ed esperimenti e sono alla luce del sole.
Questo esperimento risponde in maniera definitiva a una stupidissima affermazione che viene fatta da alcuni croftisti che nel tentativo di salvare il salvabile (e quindi niente!) tentano di arrampicarsi sugli specchi.
La loro affermazione è che le ONO e le OQ funzionano solo perchè gli esperimenti vengono fatti in presenza di una orgonite croftiana.
Non penso sia necessario rispondere a una tale affermazione perchè è evidente quanto sia illogica e fallace ma lo faccio comunque specie per i nuovi che ancora potrebbero non avere chiari in mente i principi e il quadro della situazione.
SE LE ONO E LE OQ FUNZIONANO PERCHE’ SONO VICINE ALL’ORGONITE ALLORA DOVREBBERO ESIBIRE UN TASSO DI CRESCITA COMUNQUE INFERIORE ALLE ORGONITI STESSE E NON NETTAMENTE SUPERIORE!
E per giunta anche le piante di controllo superano quelle con l’orgonite!
Penso che a questo punto qualsiasi persona dotata di libero intelletto non abbia bisogno di ulteriori spiegazioni.
A riprova poi di questo (come se ci fosse bisogno!) propongo al lettore di fare questo semplice esperimento che disintegra l’affermazione degli “arrampicatori di specchi”. Prendete quattro piantine e non annaffiatele in modo che appassiscano...disponetele in linea a distanza di mezzo metro l’una dall’altra. In una pianta ad un estremo della linea piazzate una ONO mentre le altre lasciatele senza niente, noterete che la pianta con la ONO inizierà a riprendersi ma a mano a mano che ci allontaniamo da essa prendendo in esame quelle più distanti dalla ONO l’effetto sarà sempre minore. Questo perchè è necessario un irraggiamento diretto per ottenere effetti macroscopici il che dimostra due cose: 1.L’affermazione di Don Croft sull’efficacia di pochi towerbuster per orgonizzare un intero campo è insensata...se poi aggiungiamo che le sue orgoniti nemmeno funzionano la situazione è pure più ridicola. 2.Non è vera l’affermazione “spiderman” (arrampica specchi!) sul fatto che i dispositivi next-gen tipo ONO e OQ funzionano grazie alla vicinanza dell’orgonite croftiana. In conclusione abbiamo ancora una volta il seguente quadro: 1.Le ONO e le OQ sono nettamente superiori alle orgoniti. 2.Le orgoniti hanno evidenziato una crescita inferiore addirittura al vaso di controllo il che evidenzia la presenza di dor. 3.Il funzionamento delle ONO ed OQ non è sostenuto dalle orgoniti come gli “spidercroft” affermano pur di non aprire gli occhi all’evidenza. 4.Don Croft spara congetture a casaccio non scientifiche e mai dimostrate facendo perdere tempo e soldi a chi sinceramente vuole fare qualcosa di buono per l’ambiente e portando ancora più ignoranza nella testa della gente già molto confusa di per sè. Test kinesiologici e radiestesici E’ possibile valutare e mettere a confronto i dispositivi orgonici anche utilizzando i test kinesiologici e radiestesici.
La kinesiologia è una scienza applicata in ambito medico e naturopata per valutare l’influenza di fattori esterni rispetto al sistema olistico “uomo”. I risultati che dà sono indipendenti dalle convinzioni personali del soggetto preso in esame ma per una ulteriore riprova della bontà del test abbiamo scelto un soggetto completamente inconsapevole di cosa è l’orgonimia e a cui non è stato nemmeno detto che effetti avevano i dispositivi che gli abbiamo fatto testare. Per una trattazione introduttiva alla kinesiologia rimando a questo link di wikipedia: Kinesiologia
La radiestesia è invece una tecnica che permette di sfruttare il collegamento con l’inconscio collettivo che tutti abbiamo per captare le energie sottili o anche per ottenere dati. Non mi dilungherò in questa sede su come funziona la radiestesia, il lettore potrà fare le sue ricerche in maniera indipendente essendo una materia conosciuta bene. Test kinesiologico In questo test sono state confrontate una orgonite tradizionale “croftiana” con una ONO e una OQ tutte della stessa misura e tutte vecchie di qualche mese. I test sono stati effettuati su due persone di cui una completamente all’oscuro di cosa fossero le orgoniti e l’orgonimia in generale.
La modalità di esecuzione è quella classica, piedi pari altezza spalle, postura eretta, mano sinistra sulla parte sinistra del petto e braccio destro steso: la persona che esegue il test spinge sul braccio steso e ne verifica la resistenza.
La persona che eseguiva il test era esperta di kinesiologia e applicazioni con le energie sottili. I risultati sono stati identici: 1) prova campione: dopo pochi secondi il braccio cede 2) prova con orgonite appoggiata sul piede o sul gomito del braccio sinistro: il braccio resiste molto di più, almeno il doppio del tempo 3) prova con ono: solo con molta fatica la persona che ha eseguito il test è riuscita a far scendere il braccio 4) prova con oq: la persona che ha eseguito il test ha dovuto faticare molto, più della prova precedente, per far abbassare il braccio 5) interessantissima la prova con un cellulare acceso in tasca: vi spaventerete. il braccio scende, ridotto a mozzarella.... abbiamo provato a fare prove con il cellulare in tasca e le ono e oq appoggiate come sopra..... stessa sequenza di risultati, nell’ordine dato sopra. l’interferenza del cellulare viene annullata. Il test ancora una volta dimostra la differenza di potenza che c’è trà i tre tipi di dispositivi a favore delle OQ poi le ONO e per ultime le orgoniti. Test radiestesico
Questo test è stato fatto utilizzando un biometro di bovis con scala in angstrom e i risultati sono i seguenti: 1.Persona a normale livello energetico: 11.000 2.Torre non giftata: -4.500.000 3.Torre giftata: +1.500.000 4.Cellulare: da 0 a -2000 5.Orgonite tradizionale: 5.000.000 6.ONO: 9.500.000 In tutti i test ripetuti le ONO superano le orgoniti tradizionali di quasi il doppio. Altri test verranno effettuati in ambito radiestesico e saranno riportati qui.
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