venerdì 10 febbraio 2017

giovedì 9 febbraio 2017

CIRCUITO GRAFICO RADIONICO

Circuito grafico Radionico per il SUCCESSO PERSONALE
Permette di realizzare con successo tutte le nostre aspirazioni in tutti i settori: riuscita professionale, sociale, in amore, salute, giochi, sport, ecc. indipendentemente dalle nostre forze personali interiori, il circuito agisce direttamente sulla personale energia del soggetto; è sufficiente piazzare al centro della figura il "testimone" del soggetto.

mercoledì 8 febbraio 2017

TECNICA DI PRONTO SOCCORSO

TECNICA DI PRONTO SOCCORSO
Metodo G.Grabovoi 
Cartolina di pronto soccorso globale da mettere sul display del telefono o da stampare e portare con sé. 
Questa cartolina basta guardarla ogni tanto. 
Li dentro c'è: 
Ringiovanimento.
 Salvezza globale. 
Armonizzazione degli eventi di ogni tipo. 
Portarsi sul livello del creatore.
 E=VS è la formula dell'energia che trasmuta ogni evento negativo e ci libera da qualsiasi manipolazione esterna.
 Norma della salute assoluta per tutti e per noi stessi.
Alcuni esempi di sequenze:

ARMONIZZAZIONE DEL PRESENTE: 71042
ARMONIZZAZIONE DEL FUTURO: 148721091
ARMONIZZAZIONE DEL PASSATO: 7819019425
STABILITÀ NEGLI AFFARI:  212309909
NEUTRALIZZAZIONE DI INFORMAZIONI NEGATIVE: 91371985
RAPPORTI ARMONIOSI NELLA FAMIGLIA: 85555901
SCUDO AMULETO: 814418719
ARMONIZZAZIONE GENERALE DELLO STATO PSICO-EMOTIVO: 5154891

CIRCA LE VOCI DI UN DISASTRO IMMINENTE

CIRCA LE VOCI DI UN DISASTRO IMMINENTE

SU QUESTO AVVENIMENTO C'E' GRANDE SILENZIO E MOLTI SI APPELLANO AL FATTO CHE DIO PROTEGGERA' SEMPRE I TERRESTRI METTENDOLI AL SICURO DA EVENTUALI CATASTROFI. 
PERCHE' DIO DOVREBBE PROTEGGERE UNA UMANA DISUMANITA' CHE HA DISTRUTTO SENZA PIETA' OGNI ESSERE VIVENTE INNOCENTE? 
LA GRANDE MADRE PIANGE E PIANGE DA TROPPI ANNI E MANO A MANO HA FATTO SI CHE QUASI TUTTA L'ENERGIA ANIMALE E DELLA NATURA VENISSE PORTATA VIA IN SALVO SU ALTRI PIANETI. 
GLI ANIMALI HANNO PAURA E VOGLIONO ANDARE VIA. 
SE ANCORA IL PIANETA POTESSE SALVARSI SARA' PERCHE' LA MADRE ANCORA STA DANDO E DARA' ALTRE POSSIBILITA'. 
"NON SIETE SOLI TERRESTRI E NON VI E' DATO DI DISTRUGGERE UN'INTERO PIANETA SENZA SUBIRNE LE CONSEGUENZE". 

SEQUENZE IMPORTANTI DI G. GRABOVOI


SEQUENZE E PILOTAGGIO-NORMALIZZAZIONE PSICOLOGICA

"IO SONO NELLA MIA ANIMA , VEDO E AGISCO COME IL CREATORE , SALVEZZA GLOBALE E SVILUPPO ARMONICO ...TUTTO CIO' CHE DESIDERO E' RIPORTARE NELLA NORMA DEL CREATORE"



•Scegliete le sequenze adatte per la vostra situazione.



•Visualizzate una sfera, immaginare un flusso di luce dall'alto.



• Fate ora una precisa visualizzazione di una situazione o di un risultato che vi piacerebbe armonizzare nella vostra vita e mentre visualizzi, devi riuscire a sentire il senso di gioia



• Collocate questa informazione nella sfera insieme alla sequenza che avete scelto.



• Mantenete la vostra concentrazione sul’informazione per un momento e poi lasciatela andare rilasciando la sfera,inviando verso l’esterno nel universo.


"IO ILLUMINO QUESTO RISULTATO CON LA MIA LUCE E CON LA LUCE DEL CREATORE.GRAZIE"


Sequenza per collegamento telepatico con Grabovoi 3582295 apprendimento ottimale dei suoi insegnamenti 17981(collegarsi dalle 22:00 alle 23:00)


Futuro ideale-813791

Abulia -419316_019817_311 disfunzione patologica psicica, che si caraterizza con mancanza del impulso di volonta, pigrizia, mancanza del desiderio di agire, decidere ecc.

memoria - 319_061_988_18

Agitazione 291 814 888917 312

Agressione 528471 228911

Adattamento psicologico 591478918988912

Adattamento sociale 548321819911

Attivita (dinamismo)589398719888

Attivita di ricerca (intelletuale)566890789 128 !!

Autismo 428 516 319017

Bariera psicologica 498714 889057

Balbuzie 898071 318 42

Sindrome di Down 519517819 31

Paura ( stato d'attesa del pericolo e la preparazione per quello ) 891 019 4918808

Paura (emozione, che si crea nelle situazioni della minaccia dell’esistenza biologica o sociale del individuo e rivolta alla fonte reale o immaginaria del pericolo) 489 712 819 48

L’Ispirazione 891498314 719

Fede 598 888 998 617

Volonta’ 513964 818 91

L’Immaginazione 348716814916

Genialita’ 519 007 918 788

Depressione 519514 319891

Amicizia 8901 678 914 81

L’anima 598061 291319 88

Vitalita’ 498716988 079

Invidia 489714318 591

Salute mentale (psichica)519481913711 81



975198931 - per i senza tetto, si preme un numero, spinge il problema degli obiettivi abitativi.



Difesa Psichica 591069 51 (istema di regolazione della stabilita della personalita'. Sistema dei meccanismi rivolti a minimizzare le sensazioni negative, come panico, ansia, e a difendere la coscienza dai sentimenti traumatici.)



Intelletto 419886 7198

Isteria 5154891

Complesso (vari complessi) 498764 388 91

Pigrizia 318 41791844

Leader 418914 318 718

Personalità Autorealizzata !!! 191 317 481901 (realizzando questo, si realizza tutto automaticamente)e’ una persona che ha raggiunto il livello di autorealizzazione. 

Questa persona e’ assolutamente libera dai piccoli peccati come invidia, rabbia, cinismo e altri; non e’ propensa alla depressione, pessimismo, egoismo; 
Tale persona possiede alta autoconsiderazione, tollerante verso il prossimo, non conformista, non viene condizionata dalle circostanze, semplice e democratica, spiritosa nel senso filosofico, capace di provare I sentimenti “di picco”; vale a dire, l’ispirazioni, illuminazioni ecc. Sequenza- 191 317 481901



Auto-realizzazione - 319612719849 – aspirazione dell’uomo di individuare e sviluppare al massimo e in modo più completo le proprie capacità personali.

Melancolia 614 318171 8914218

Ragionamento (come il processo mentale) 8 9888 418 704 319

Speranza 489061 719 88 0618

Neurostenia 4815421181

Neurosi 48154211

Negativismo 519 448 9184

L’odio 498 681 019 4

Capacita’ di apprendimento 398117 918

Illuminazione 50816121 0981

Solitudine 591617 88061

Ottimismo 498 9171 81948

Responsabilita’ 517 314 81911

Relazioni fra le persone 591 718 9181419

Rapporti armonici in famiglia 285555901

Il panico 489314 81961

Psichosi 18543219

Disturbo psicosensoriale 31758936194

Disturbo psicosomatico 518916

Risolutezza (determinazione) 498518498

Autostima 49181951749814

Coscienza 548 917 818 (сознательное)

Vecchiaia 519 317 849 317 ( togliere I sintomi che l’accompagnano)

Ansia 54857121918Stress 819471

Intelligenza 58961431798

Testardaggine548319316891

Stanchezza (fisica) 51996173194891

STANCHEZZA (psicologica) 518491498

Fantasia 561319314817

Fobia 59873189849

Estasi 818914 506971

Energia 818918888841498

Empatia 816498917314

Epilepssia – 589712 498 164

CHIAROVEGGENZA 818 8849482167



Autostima - corrisponde al nucleo della personalità importante regolatore dei comportamenti,-49181951749814



Autoconsapevolezza - consapevolezza del proprio status al interno della societa' e dei proprio esigenze vitali. Considerata un alto livello di coscienza-in quanto e' base della formazione intellettuale, della strutturizazione della persona, della capacita di giudizio e di azione- 819497264188



ILLUMINAZIONE - 50816121 0981 – un’immediata nuova comprensione, che si verifica all’improviso e non è deducibile dalla precedente esperienza , una comprensione delle cose, situazioni, relazioni che comporta una soluzione significativa al problema.



Risolutezza - 498518498 - la capacità di prendere autonomamente le decisioni responsabili e di attuarle costantemente in attività. 

Caratteristica che si manifesta nelle situazioni complesse in cui l’azione e’ associata con un certo rischio e con la necessità di scegliere tra diverse alternative.



TALENTO - 5984971841 - un elevato livello delle capacità specifici, che si manifesta nelle realizzazioni creative .



GENIO - 519 007 918 788 - il più alto livello di abilità - generale, intellettuale e speciale. Del genio si può parlare solo quando la personalità raggiunge i risultati delle attività creative che costituiscono un'epoca nella vita della società, nello sviluppo della cultura, personalità geniale di solito si caratterizza con la produttività creativa, il possesso di una certa metodologia, prontezza di superare gli stereotipi , le forme convenzionali e i conformismi.



INTELLIGENZA 419886 7198-questo concetto è abbastanza eterogenea, ma generalmente si riferisce a caratteristiche specifiche attribuibili alla sfera cognitiva, soprattutto, a pensare, memoria, percezione, attenzione, ecc.Presuppone un certo livello di attività mentale, che fornisce l'opportunità di acquisire nuove competenze e di utilizzarli in modo efficace nel corso della vita è la capacità di implementare il processo di apprendimento e per affrontare efficacemente i problemi, specialmente quando imparare nuovi termini delle attività di vita.



PERSEVERANZA 498114 319 8 

La qualità di personalità volitiva che caratterizza la capacità di superare le barriere interne ed esterne, volte a una costante, nonostante le difficoltà e gli ostacoli, per raggiungere l'obiettivo.



SOGNO- 489614 319 8, ci assicuriamo che il nostro sogno si avvera, cioè il processo di materializzazione del pensiero



PILOTAGGIO DI RINGIOVANIMENTO:Focalizzazione su una FotoPrendete una delle vostre foto in cui apparite giovani e felici. 

Tenetela di fronte a voi, all’altezzadegli occhi. 
Nello spazio tra voi e la fotografia, al livello della fronte, visualizzate le seguentisequenze numeriche e concentratevi su di esse:2145432 e 2213445E’ anche possibile illuminare le sequenze numeriche con una luce bianco-argentea. 
Se vi risulta piùfacile, potete scrivere le due sequenze numeriche sulla foto, sopra la vostra testa. 
Mentre vi concentrate sulla foto, richiamate alla memoria i momenti più felici della vostra giovinezza e delvostro tempo presente, e immaginate dei momenti felici nel vostro futuro. Potete ripetere questoesercizio più volte al giorno, fino a quando non si àncora nella vostra coscienza.



ANIMALI

555142198110 sequenza numerica per i Nostri Bambini Pelosini facendo il pilotaggio spostandoti sul macrolivello perchè lo fai per il pelosino e dopo aver detto la formula: "entro nella mia anima e vedo e agisco come il Creatore, salvezza Globale esviluppo armonico" quindi dire: " mi sposto sul macro livello" e fai il pilotaggio come al solito immaginando la sfera con il pelosino stra-felice e mettendo la sequenza 555142198110 vedendo sempre il bimbo felice e gioioso assiene a noi! io illumino questo risultato con la mia luce e con la luce del creatore sullo sfondo dell' anima del creatore questo è fatto sulla sfera con l'immagine meravigliosa che tu hai creato

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INDICAZIONI D'USO DELLE SEQUENZE DI G.GRABOVOI



Indicazioni per l'uso delle Sequenze Numeriche di Grigori Grabovoi Pilotaggio della realtà e ripristino cosciente del benessere psicofisico 1. Invocazione iniziale (necessaria per permettere all'informazione di guarigione di partire dall'anima, passare dallo spirito ed arrivare alla coscienza, per modificare il campo informativo che si traduce in risultato nell'ambiente): “Io sono nella mia anima, auguro salvezza globale e sviluppo armonico e tutto ciò che desidero è ….. [visualizzare ciò che si vuole normalizzare ed armonizzare].... 2. Mentalmente immaginate una sfera di luce bianca del diametro di un metro, all'interno della quale metterete la sequenza che intendete utilizzare. 3. Comprimete questa sfera fino a farla diventare piccola quanto pallina da tennis e posizionatela in un punto del vostro corpo, dove intuitivamente vi sembra più adatto. 4a. 
Per le malattie psicofisiche: una volta inserita la sfera con la sequenza dentro il vostro corpo, immaginate che la vibrazione della sequenza numerica (specifica per la vostra malattia) inizia pian piano a riportare il vostro organismo alla norma, all'equilibrio stabilito dal Creatore. 5. Illuminate il risultato (cioè il vostro ologramma con la sfera all'interno, per esempio) immaginando che parta un raggio bianco dal plesso solare e che esca dal terzo occhio. 6. Illuminate con la Luce del Creatore, con una luce folgorante che proviene da davanti a voi, sullo sfondo dell'anima del Creatore, immaginando un panorama immenso come più vi aggrada. 
Le parole da pronunciare sono: “Illumino questo risultato con la mia luce e con la luce del Creatore, sullo sfondo dell'anima del Creatore e fisso questo risultato con la luce del Creatore.” [Immaginate una luce verticale che “frizza” l'immagine facendola diventare una foto. 7. Imprimete su questa immagine la data e l'ora (affinché la normalizzazione avvenga da adesso). 8. Spedite questa immagine nell'infinito (per esempio la potete soffiare via nel cosmo) 9. Ringraziate. 4b. Per le situazioni di vita quotidiana (es. miglioramento della situazione finanziaria) immaginate di mettere la sequenza su una scena dove vi sentite ricchi. Ripetere tutti i passaggi come sopra ma senza spedire la “foto” nell'infinito. 
Alcune sequenze numeriche da utilizzare periodicamente: • 
Sviluppo Personale Eterno: 9888772988. Visualizzare la sequenza numerica all'interno di una sfera che si trasforma da blu in oro. Questo pilotaggio apre all'evoluzione continua dell'individuo. • Trasformazione di una situazione negativa in positiva: 1888948 • 
Per avere risposte immediate: 417584217888. 
Questa sequenza è la Fonte di Informazione Eterna. 
Immaginate che questa sequenza brilli di una luce argentea passando sopra di voi dopo aver chiesto qualcosa. Subito dopo vi dovrebbe raggiungere un pensiero che è la risposta alla vostra domanda. • Trasformazione di informazioni negative in positive: 19751 
Quando si fa il pilotaggio per le altre persone o per il pianeta, (quest'ultimo si consiglia di farlo periodicamente per la salvezza globale e lo sviluppo armonico di tutta la Terra) pronunciare sempre il comando: “io mi sposto sul macrolivello...”

Libro completo e scaricabile:

http://www.google.it/url?q=http://www.fascinoemagia.it/169815678-Libretto-a-Colori-Grabovoi.pdf&sa=U&ei=L2FiVfLTNYvYU8S1gYAJ&ved=0CBQQFjAA&sig2=FGuXzoWOQjXmdecx_hug5A&usg=AFQjCNEh3Kj7xG3gVVe-I_zrlQch0HMZ0A

CIBO E SEQUENZE NUMERICHE

Alla Bardagova

Cari amici !
Mi hanno ricordato che esiste un libro straordinario di Grigori Grabovoi sui prodotti alimentari. 

Ho cominciato a tradurre un pezzo dell’introduzione e mi sono scorraggiata perchè e’ troppo difficile, allora vi accenno con parole mie, e poi con il tempo vi presenteò il testo originale.
Allora, sviluppando sempre la teoria quantica che ha dimostrato che non esiste la natura morta, tutto e’ vivo, perchè alla base dell’atomo che e’ la base di ogni materia c’è la luce, la stessa luce dell’anima nostra. 

Ogni oggetto d’informazione, anche le pietre hanno u
na base spirituale e una loro forma di coscienza. 
Quindi nel futuro molto prossimo, quando saremo passati nella 4,5 dimensione, dove non si distrugge niente per alimentarsi, non solo non si mangerà più la carne, che e’ un obbrobrio per molte persone già adesso, ma in pratica non si mangerà quasi niente, almeno dei prodotti come li conosciamo oggi. 
Nella 5 dimensione gli esseri di luce si nutrono diversamente, se uno vuole una mela, non la toglie dall’albero, che uguale ad uccidere, se la materializza.. e avanti cosi …
Essendo noi nel periodo di passaggio Grabovoi propone le sequenze numeriche per ogni prodotto in modo che possiamo ricevere gli elementi, vitamine di questo prodotto indispensabili per l’organismo, (che poi nei prodotti reali di oggi, adulterati, genetico-modificati non ci stanno assolutamente). 

E siccome questo trasferimento di vitamine, l’organismo lo riceve al livello informativo , (grazie alla sequenza, perchè come abbiamo detto nel prodotto ormai non si trova nessuna vitamina) questo ci aiuta anche a preparare l’organismo a ricevere il nutrimento al livello informativo e non più fisico. E questo a sua volta e' uno degli aspetti che riprogramma l’organismo alla futura vita immortale.
Comunque Grabovoi tranquilizza che il piacere di gusto rimane anche in alte dimensioni, basta non uccidere, quindi se uno vuole il cibo materiale se lo materializza, se non vuole, si nutre del necessario al livello informativo…
Grabovoi propone le sequenze per tutti i prodotti, addirittura alcuni piatti noti, quindi fatti di combinazione dei vari prodotti .
Man mano li posteremo.., intanto ecco alcuni;
Il pane bianco - 54931749871
Il pane integrale - 54961831754
Patate - 494891519
Cipolla - 479894317
Cavolfiore - 318567491
Carote – 489716318
Pomodori - 591318549
Mele - 694897548
Pere – 497514894
Banane - 516498518
Spinaci – 4897183194
Insalata - 549649894
Il metodo; si scrive sul pezzo di carta e si mette li dove tenete questi prodotti in casa, nel frigo. 

Molto facile.

martedì 7 febbraio 2017

METODO PER IL RINGIOVANIMENTO


Grigori Grabovoi
Alla Bardagova 

Oggi vi indico un metodo molto bello per utilizzare le frequenze numeriche per il
ringiovanimento. 
La frequenza l'avevo postata già tempo fa ma qualcuno l'aveva
contestata perchè diceva non essere corretta. 
Ma probabilmente perchè non è a
conoscenza (o forse lo ha dimenticato) di questo testo di Grabovoi: 
" Concentrazione sulle
piante per la ricostituzione dell'organismo". 
In realtà la sequenza è corretta, ma collegata
ad una pianta ...
E si amici la concentrazione sulle sequenze si fa attraverso le piante!!! 

La trovo una cosa bellissima e la voglio condividere con voi. 
Ecco la sequenza sul
ringiovanimento e il metodo per utilizzarla. 
La foto in basso è quella della pianta su cui ci si
deve concentrare: l'ABRUS PRECATORIUS una pianta tropicale che viene utilizzata anche in
Omeopatia e Medicina Ayurvedica.
ABRUS PRECATORIUS: 894 328 719 818 498
RINGIOVANIMENTO: 374298
In questo metodo utilizzando la sequenza ci si può immaginare dall' interno del proprio
corpo, (per esempio immaginare la superficie interna della pelle) e cercare di visualizzare
lo stesso principio della fotosintesi. 
Cioè cercare di riempire di ossigeno tutte quelle cellule
che intendiamo ringiovanire, e nelle molecole di ossigeno introdurre per via della coscienza
il principio del ringiovanimento. 
Un mio suggerimento personale: possiamo anche
visualizzare le molecole di ossigeno come piccole sfere argentee al cui interno inseriamo la
sequenza.

ABRUS PRECATORIUS
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Abrus_precatorius_%E2%80%94_Scott_Zona_001.jpg


IL RITO DEI 5 TIBETANI

IL MISTERO RIVELATO DEI RITI TIBETANI
lo yoga del ringiovanimento 
Alberto Chiara
Alla scoperta della più antica e mai svelata dinamica energetica che eleva la vitalità dell’organismo umano fino a indurne il ringiovanimento. 
La fonte dell’eterna giovinezza esiste davvero o è solo leggenda? 
Questo libro svela per la prima volta il segreto, mai rivelato, ma sempre e solo accennato, dell’energia Kundalinî e del suo potere taumaturgico, attraverso il quale ogni persona può intervenire consapevolmente sulla vitalità del proprio corpo per ottenere ringiovanimento, salute e longevità. 
Il testo porta alla luce le sconosciute pratiche dello yoga – custodite gelosamente nelle millenarie tradizioni sapienziali esoteriche – che si celano dietro agli antichissimi riti tibetani. 
Questi esercizi si rivelano la porta di accesso a una più completa ed efficace disciplina del ringiovanimento fisico, il Sushumnâ yoga, per- mettendo l’apertura del maggior canale di energia vitale del corpo umano, il Sushumnâ-nâdî, che corre all’interno della colonna vertebrale e rappresenta la strada maestra dell’energia vitale Kundalinî o Shakti. D a O riente a O ccidente tale conoscenza è stata tramandata attraverso metafore e allusioni il cui significato autentico era raggiungibile solo da poche menti risvegliate. 
Ora finalmente, grazie a questa guida preziosa capace di condurci sul sentiero del benessere e dell’autorealizzazione, è accessibile a tutti con un linguaggio semplice e chiaro.

L' ANTICO SEGRETO PER RINGIOVANIRE


Un incredibile libro, completo, da leggere e salvare in formato pdf
https://elisaantonelli.files.wordpress.com/2011/09/l_antico_segreto_per_ringiovanire.pdf
***

Essere o non essere… vegan?


La parola vegan deriva dalla contrazione della parola vegetarian e, come tutte le parole, ha una storia che, a sua volta, è un percorso umano di ricerca, conoscenza e presa di coscienza. In qualche modo possiamo affermare che ‘vegan’ è l’evoluzione, in tutti i sensi possibili, di ‘vegetarian’.
Non è un caso che a sollevare il problema se sia ingiusto mangiare carne e corretto cibarsi e vestirsi con derivati che riducono gli animali in condizioni di schiavitù e sfruttamento, sia stata una selezione di persone vegetariane, già consapevoli di quanto uccidere per nutrirsi fosse contrario non solo alla salute ma anche al vivere stesso.
Essere vegan nasce quindi da una consapevolezza: siamo tutti esseri viventi, persone umane e persone non umane, il rispetto dell’individualità di ognuno è la base della convivenza, qualsiasi altra risposta laterale è dire di si alla violenza generata dal sentirsi in diritto di usare gli altri.
Essere vegan quindi non è una dieta, anche se ci sono persone ‘vegetaliane’ per motivi essenzialmente di salute o ecologici, e non è uno stile di vita, anche se molti vegan hanno tratti comuni nell’organizzarsi la giornata, la spesa e i consumi, l’educazione dei figli. 
Essere vegan è un’etica, vale a dire un modo di vedere la realtà e di misurare su questo il proprio comportamento.
Perché essere vegan? 
Per non usare gli animali, per non sfruttarli in alcun modo, per non essere i mandanti della schiavitù a cui il genere umano li ha ridotti facendola passare come la “naturale” conseguenza del procacciarsi da vivere e quindi del sopravvivere sulla Terra. 
Può l’umanità del Terzo Millennio accettare ancora l’allevamento da carni, il circo, la sperimentazione, il cinodromo, la catena in un giardino, la gabbia e l’acquario? 
Gli animali sono compartecipi del nostro vivere sulla Terra, con loro condividiamo sentimenti quali la difesa dei figli, la coerenza del rapporto coniugale, il patimento per la perdita di qualcuno, la lealtà nell’amicizia, il gusto del gioco. 
Gli animali elaborano diversamente per le loro capacità cognitive, ma condividono con noi l’essere vivi, l’anelito alla libertà e alla completezza, come noi sentono il dolore.
Chi è arrivato a queste righe è almeno incuriosito dal mondo e dal pensiero vegan e forse ne vuole sapere di più: in calce metteremo una piccola bibliografia per chi volesse approfondire. 
La cosa importante da sapere adesso è che nessuno ci può “trascinare” a diventare vegani, perché essere vegan prima di essere un dovere morale quale è nasce come un sentimento, qualcosa di molto personale. Per questo sentimento abbiamo girato tutti la testa dall’altra parte quando piombava la mannaia sul collo del coniglio o della gallina “ruspanti” che eravamo andati a comperare in campagna, quando al mare il subacqueo stacca con un morso la giugulare al polpo o quando il pesce a riva si dibatte mentre muore soffocato, quando evitiamo di guardare in faccia e negli occhi il cane alla catena, lo scimpanzé in gabbia, il delfino che picchia sul vetro della vasca, il vitello sul tir il cui viaggio, dopo avergli massacrato tutte le ossa, ha come destinazione il macello. 
Per questo stesso sentimento approviamo divertiti e con un senso di piacere quando un cane ci fa le feste e un gatto ci offre confidenza, quando apprendiamo che una famiglia ha adottato un maiale con gioia di grandi e piccini o che un rapace o un orso bruno hanno fatto amicizia con i ricercatori da anni sulle loro tracce. 
Amicizia, lealtà, riconoscimento dell’altro, piacere della convivenza: cose che fanno bene e che ci rendono migliori.
Qualcuno potrebbe dire che l’etica vegan ‘riduce’ l’umanità a livello degli altri animali; fosse davvero così non ci sarebbe niente di male, ma in realtà è vero l’esatto contrario: è proprio credere che l’umanità possa variare le sue abitudini grazie alle sue capacità intrinseche d’ingegno – lo dimostrano i millenni di storia che abbiamo sulle spalle – che fa in modo che l’etica vegana creda nel cambiamento del rapporti umanità-animali, facendo prevalere la vita senza violenza
Questo non vuol dire che ci si debba sentire ‘superiori’: la piramide, dove chi sta in basso sono generalmente i più e chi sta in alto sono in pochissimi, come facile modo di riordinare le cose è un eredità dei tempi antichi di guerra e di lotta per la sopravvivenza, quando era il “capo”, il più forte, la figura intorno alla quale stringersi. 
Ora i tempi sono cambiati, non ancora per tutti, purtroppo, ma molti di noi possono concedersi il lusso di cominciare a pensare in modo diverso, paritario, condiviso, che esclude la violenza dalla vita quotidiana; abbandonando uno schema che, trasformando l’uomo nel più feroce predatore mai esistito, ci consegna tra le mani un primato, un “Oscar alla carriera” che non porta con sé neppure un grammo di gioia.
Allora, se siete arrivati fin qui, possiamo invitarvi a fare un altro passo; cominciate a chiedervi: qual è la catena di produzione di un formaggio? Delle uova? Del miele? Della lana e della seta? Delle giacche in piume d’oca?
Piccoli esercizi di consapevolezza che potrete fare anche poco la volta; l’importante, come sempre nella vita, è pretendere la verità, dire e dirsi la verità. 
Non è facile. 
Ogni prodotto di origine animale conduce a ritroso in un percorso di morte e tortura, bisogna avere coraggio per inoltrarvisi dentro.
Dopo questi percorsi d’informazione, potrete chiedervi, ad esempio, sapendo che tutto il latte in commercio è rubato a un certo vitello che viene fatto nascere apposta perché sua madre abbia il latte e per diventare lui stesso carne: posso rinunciare a questo pezzo di formaggio nel piatto? 
Oppure, posso rinunciare a comperarmi un altro maglione di lana, prediligendo d’ora in poi, la felpa di cotone, la canapa, il lino?
Può essere questa, la rinuncia a un pezzo di sofferenza altrui servito in tavola o abbellito in una vetrina, la chiave che ci apre il mondo che da decenni idealizziamo senza mai essere riusciti a raggiungerlo, quello senza violenza e sopruso che desideriamo da sempre e che è qui a portata di ognuno.
Per saperne di più
P. SingerLiberazione animale, Arnoldo Mondadori Editore
T. ReganGabbie vuote, La sfida dei diritti animali, Edizioni Sonda
J. Moussaieff MassonChi c’è nel tuo piatto?, Cairo Editore
A. M. ManzoniNoi abbiamo un sogno, Bompiani
M. JoyPerché amiamo i cani, mangiamo i maiali, indossiamo le mucche, Edizioni Sonda

Ricetta del Bircher Muesli

Ricetta del Bircher Muesli, il muesli originario
Dosi per 1 persona, 1 scodella
1 cucchiaio raso di fiocchi d’avena pressati senza altro (rolled oats)
3 cucchiai d’acqua

Lasciare in ammollo per 12 ore, cioè dalla sera prima.
La mattina appena svegli aggiungere:
  • 1 cucchiaio di succo di limone
  • 1 cucchiaio di latte animale o vegetale (preferibilmente latte di mandorle senza zucchero o vitamine aggiunte)
  • 1 o 2 mele acidule grattugiate con la buccia
  • 1 cucchiaio di semi o noci misti a piacere o mandorle
  • 1/2 cucchiaio di semi di lino pestati al mortaio (a piacere)
Prendete la vostra scodellina con la vostra pappa di avena, aggiungere il latte vegetale o animale, il limone e mescolate fino a formare una salsa. 
Grattugiatevi dentro 1 o 2 mele, con la buccia, e fatelo subito prima di iniziare a mangiare. 
Aggiungete le mandorle e i semi di lino e gustate.

Il sangue dei vegani combatte la crescita del tumore

Il sangue dei vegani combatte la crescita del tumore 8 volte meglio di quello degli onnivori. 
Bastano 2 settimane di dieta vegetale per alzare le difese contro il cancro!
Tratto da www.vegetariani-roma.it/il-sangue-dei-vegani-combatte-la-crescita-del-tumore-8-volte-meglio-di-quello-degli-onnivori-bastano-2-settimane-di-dieta-vegetale-per-alzare-le-difese-contro-il-cancro/
La dieta vegana negli ultimi anni si sta rivelando il modo più efficace per prevenire, arrestare ed invertire la progressione del cancro, in modo naturale e senza effetti collaterali debilitanti.
Due recenti studi lo confermano, uno del dottor Ornish, ricercatore di fama mondiale in seguito ai suoi studi sulle cause e sui metodi di prevenzione e di cura delle malattie cardiache attraverso una corretta alimentazione, e uno del Pritikin Center, clinica promotrice del trattamento di patologie croniche unicamente grazie a dieta ed esercizio fisico.
Il sangue dei vegani combatte la crescita del tumore 8 volte meglio di quello degli onnivori – bastano 2 settimane di dieta vegetale per alzare le difese contro il cancro
Dr.Ornish – La dieta vegana potrebbe inibire la crescita del cancro 8 volte meglio Ornish e il suo team di ricercatori ha trovato 93 uomini con cancro alla prostata in fase precoce che si sono offerti di rinunciare a radiazioni, chemioterapia e chirurgia. Poi i pazienti sono stati assegnati ad un gruppo che ha modificato il proprio stile di vita, includendo una dieta vegana a bassa percentuale di grassi (10% sul totale calorico) insieme ad altri comportamenti sani (come camminare 30 minuti sei giorni alla settimana ed esercizi di meditazione) e un gruppo di controllo, che si è limitato a guardare e aspettare.
Dato che il cancro alla prostata è il cancro più diffuso tra gli uomini, anche il Dipartimento della Difesa ha fornito il finanziamento per lo studio. Un anno dopo, i risultati sono stati conteggiati e pubblicati nel numero di settembre 2005 del Journal of Urology, la rivista ufficiale dell’Associazione Urologica americana.
Entro la fine dello studio, 6 dei pazienti del gruppo di controllo avevano abbandonato perché i loro tumori erano in crescita e non potevano più aspettare.
Non un solo paziente del gruppo che seguiva la dieta vegana ha subito la stessa sorte. Infatti, mentre l’attività media del cancro è aumentata nel gruppo di controllo, misurata con test PSA, i marcatori tumorali erano DIMINUITI nel gruppo vegano.
Entro la fine dell’anno il tasso di crescita del cancro, come misurato dai test (vedi grafici figura 1 e 2), era enormemente differente tra i due gruppi. Per i pazienti a dieta vegana, i marcatori tumorali erano nettamente calati.




Ma lo studio non si è fermato qui, essendo questi risultati a dir poco rivoluzionari.
Forse una dieta vegan incrementa la forza anti-cancro del sistema immunitario?
Ornish ed i suoi colleghi ricercatori erano intenzionati a venirne a capo.
Hanno quindi preso colture di cellule tumorali umane e le hanno incubate con il sangue prelevato dai pazienti affetti da cancro, alla fine dell’anno. Il siero del sangue prelevato da chi faceva parte del gruppo di controllo ha solo debolmente inibito le cellule tumorali, riducendo la loro crescita solo del 9%, ma il siero preso da coloro che hanno trascorso l’anno consumando una dieta vegana ha inibito la crescita del cancro del 70%, quasi una differenza di 8 volte!
E Ornish ha scoperto che quanto più i pazienti si erano attenuti al programma, migliori sono stati i loro risultati, più il loro cancro sembrava essere in remissione e meglio il loro stesso sangue riusciva ad uccidere le cellule tumorali in laboratorio.
Titolo: Intensive lifestyle changes may affect the progression of prostate cancer(I cambiamenti intensivi di stile di vita possono influenzare la progressione del cancro alla prostata)
Autori: Ornish D, et al. 2005.
Pubblicato su: Journal of Urology. 174:1065-70.
Pritikin center: 2 settimane di dieta vegana per aumentare la morte delle cellule tumorali del seno del 20-30%
Ornish e i suoi ricercatori si sono chiesti se lo stesso potesse avvenire con il cancro al seno. Questa volta però non hanno voluto attendere un anno per i risultati: hanno quindi prelevato un campione di sangue a 12 donne e poi chiesto loro di consumare una dieta vegana a basso contenuto di grassi per 14 giorni. Alla fine hanno prelevato un altro campione.
Hanno preso questi campioni e li hanno testati su 3 differenti tipi di cancro al seno: il loro sangue ha avuto il potere di rallentare e interrompere la crescita delle cellule tumorali, grazie ad appena 2 settimane di dieta vegana.
La crescita del tumore è diminuita del 6,6, 9,9 e 18,5% rispettivamente per i 3 tipi di tumore al seno considerati, mentre l’apoptosi (ovvero la morte delle cellule tumorali) è aumentata del 20, 23 e 30%.
Quindi c’è da chiedersi: che tipo di sangue vogliamo?
Uno che non ha effetti sulla crescita tumorale, oppure vogliamo un sangue che è capace di rallentare e bloccare il cancro in ogni angolo del nostro corpo?
(*)apoptosi = indica una forma di morte cellulare programmata.
Si tratta di un processo ben distinto rispetto alla necrosi cellulare, e in condizioni normali contribuisce al mantenimento del numero di cellule di un sistema.
Ad esempio, durante il suo sviluppo, l’embrione umano presenta gli abbozzi di mani e piedi “palmati”: affinché le dita si differenzino, è necessario che le cellule che costituiscono le membrane interdigitali muoiano (questo processo si chiama appunto apoptosi, e non necrosi)
Titolo: Effects of a low-fat, high-fiber diet and exercise program on breast cancer risk factors in vivo and tumor cell growth and apoptosis in vitro.(Effetti di un basso contenuto di grassi, di una dieta ricca di fibre e di un programma di esercizio sui fattori di rischio di cancro al seno, nella crescita delle cellule in vivo del tumore e l’apoptosi in vitro) (per il significato di apoptosi vedi a fine pagina)
Autori: Barnard RJ, Gonzalez JH, Liva ME, Ngo TH.
Pubblicato su: Nutr Cancer. 2006;55(1):28-34.

Il bistrattato dottor Max Bircher Benner

 Il bistrattato dottor Max Bircher Benner aveva ragione, oggi lo dice la scienza
A cura di Annamaria Lorefice 
tratto da “Gazzetta Svizzera”, n. 4 aprile 2016
Lugano – 
In primavera c’è un’innata propensione, una sentita esigenza di rinnovare il Proprio organismo, il desiderio di sole, aria, passeggiate e cibi freschi. In poche parole di salute, di benessere psicofisico. Non a caso le fiere del benessere si susseguono all’inizio della bella stagione in ogni dove. Un tempo, le Alpi svizzere erano il “paradiso della salute internazionale”. Terme, sanatori, cliniche erano situate in magnifiche località dove attingere tanta aria e acqua purissime. Gli stranieri amavano soggiornare tra la Svizzera interna e il Canton Ticino semplicemente per rigenerarsi oppure per curare le loro patologie, tanto che la Svizzera, a cavallo tra Ottocento e Novecento, era definita il “sanatorio d’Europa” per il corpo e l’anima. In questo scenario si muoveva un nostro connazionale assurto alla gloria nell’ambito della medicina alternativa e oggi citato e riproposto a livello mondiale, il medico zurighese Max Bircher Benner (1867 Aarau-1939 Zurigo).
Considerato tra i più grandi terapisti mondiali di tutti i tempi, il dr. Bircher Benner (Benner è il cognome della moglie che egli aggiunse al suo), venne sminuito e ridicolizzato dai suoi colleghi: aveva idee semplici e chiare su come evitare o curare le malattie, ma troppo avanzate per poter essere digerite dai medici di allora (ma anche di oggi). Idee basate su stile di vita e alimentazione improntate alla salubrità. Idee che, nonostante le controversie con gli accademici tradizionalisti, gli valsero il riconoscimento di illustri personaggi affetti dai più svariati mali e da lui guariti. Ospiti del suo Sanatorio furono personalità come gli zar di Russia, i membri di famiglie reali europee, Hermann Hesse, Rainer Maria Rilke, Sir Stafford Cripps (Ministro di Affari Esteri di Churchill), Golda Meir e Thomas Mann. Secondo lui, non alle pillole occorre rivolgersi, ma a corretti comportamenti se si vuole preservare la propria salute. Famoso in tutto il mondo è il suo birchermuesli, un piatto a base di avena e frutta fresca.
Maximilian Oskar Bircher nacque in una famiglia agiata fino a quando un’importante affare andato male del padre Heinrich, notaio a Aarau, depaupera i fondi della famiglia.
Nonostante ciò, Max riesce a laurearsi in Medicina all’Università di Zurigo. Per qualche tempo è medico generico in un quartiere operaio zurighese, ma, attratto dai metodi di cura alternativi, viaggia in Europa per approfondire, oltre all’ipnosi e altre discipline, i metodi di acquacura di Sebastian Kneipp a Berlino, la terapia dietetica della clinica di Heinrich Lahmann a Dresda e l’idroterapia di Wilhelm Wintemitz a Vienna.
Tornato a Zurigo, apre una clinica per la terapia fisica, idroterapia ed elettroterapia. Decide di chiamarla Lebendige Kraft, ossia “forza vivente”. Sebbene vi siano appena sette posti letto, la piccola clinica è situata nella zona ricca di Zurigo, cosicché alcune persone abbienti iniziano a provare le sue cure e, una guarigione dopo l’altra, la voce dell’efficacia di quelle nuove terapie circola in fretta. Ma a cosa di preciso erano dovute quelle guarigioni?
Il medico svizzero non solo aveva fatto tabula rasa degli insegnamenti medici canonici appresi sui libri, ma aveva compreso a fondo l’importanza del cibo vegetale crudo.
Secondo la sua visione i vegetali crudi oltre ad offrire vitamine naturali (al contrario di quelle inorganiche della farmaceutica), minerali e ormoni, sono dei veri e propri antibiotici naturali potenti e privi di effetti collaterali.
Questi assunti sono oggi confermati dalle ricerche scientifiche internazionali, anche se poco divulgate.
È stato accertato come le cellule vive dei vege-tali sollecitino una digestione ottimale, in pratica il cibo vegetale crudo è digeribile in metà tempo di quello cotto. E gli effetti fermentativi che taluni lamentano e che i medici stessi attribuiscono all’ingestione di fibre vegetali, non sono per nulla dovuti a verdure e frutta ma agli altri cibi, animali e industriali, che hanno un costo digestivo enorme e formano un terreno ideale alle fermentazioni. I vegetali crudi hanno una funzione eccezionale ed essenziale
per l’organismo: da qui parte la rivoluzionaria terapia del dr. Max Bircher Benner.
Convinto che i cibi siano vettori di energia vivificante rintracciava quest’ultima solo nei vegetali e non già nella carne di animali. La carne, secondo lui, costituiva l’alimento più povero di energia poiché proveniente da animale morto e per aver subito la cottura. Naturalmente presentò questo assunto ai suoi colleghi medici nel 1900 con l’effetto di venire deriso ed etichettato come ciarlatano. La sua reputazione di accademico venne definitivamente distrutta. In seguito, le sue convinzioni sono state confermate anche, per esempio, da misurazioni in Angstrom dovute alle ricerche dell’ingegnere e ricercatore francese André Simoneton (1871-1947).
Quest’ultimo, ammalato, era guarito grazie ad un’alimentazione ricca di vegetali. Incuriosito, indagò le frequenze vibrazionali degli alimenti, che riuscì a misurare secondo parametri biofisici sul concetto di Einstein (1879–1955) secondo cui tutto ciò che vive emette radiazioni. Ciò fu dimostrato da Simoneton: più le vibrazioni sono alte più l’alimento sarà di qualità superiore. Nella scala Simoneton il cibo crudo vegetale, e specialmente la frutta fresca, è quello che vibra fino alle altissime frequenze dei raggi infrarossi. Nel 1949 scoprì che alcuni cibi emettevano radianze basse che a lungo andare potevano generare malattie.
Alimenti morti o inferiori quali cibi cotti o conservati, pasticceria industriale, alcool, sale,
zucchero, carni, salumi, uova, latte, tè, caffè, bevande sintetiche, marmellata, formaggi, pane bianco, hanno radiazioni Angstrom da quasi nulli o inferiori a 5.000. Alimenti superiori come verdura cruda e fresca: 8.000 Angstrom, mentre la frutta fresca arriva fino a 10.000 Angstrom.
Katherine Milton, una eminenza dell’ecologia alimentare e ricercatrice presso l’Università di Berkley afferma che: «La prevalenza diffusa di problemi di salute legati all’alimentazione, in particolare nei paesi altamente industrializzati, suggerisce che molti esseri umani non stanno mangiando in un modo compatibile con la loro biologia».
Non tutti i cibi forniscono energia vitale: dunque, Max Bircher Benner aveva ragione.
Le sue convinzioni sul cibo cominciarono a propagarsi non solo presso la popolazione zurighese. Nel 1903, esce il suo libro intitolato “Brevi fondamenti della terapia nutrizionale, sulla base della tensione energetica in cucina” e in poco tempo aumenta la richiesta delle sue terapie, tanto che nel 1904 trasferisce la clinica, ampliandola, in una zona boschiva fuori Zurigo, su una collina chiamata Zürichberg.
Ribattezza la clinica “Sanatorium Lebendige Kraft” (Sanatorio Forza Vivente).
Così si svolgeva la giornata dei ricoverati sotto le direttive del dr. Bircher Benner: levarsi dal letto alle 6 del mattino, fare una passeggiata prima di colazione respirando ossigeno
rinvigorente del bosco, trascorrere la maggior parte della giornata all’aria aperta intervallando le attività della clinica quali massaggi, bagni di sole, docce fredde, danza e musica; andare a dormire alle 21:30. Cibo vivo e rivitalizzante era offerto agli ospiti della clinica.
Banditi caffè, tè, alcol, cioccolata, tabacco, carni, pietanze molto cotte e prodotti industriali. La dieta era incentrata sul suo famoso muesli (composto da una mela grattugiata, avena, una manciata di noci con un po’ di latte fresco oggi sostituibile con latte di mandorle o di nocciola o di avena, ecc), verdure crude o al vapore e tanta frutta.
Le medicine erano da lui prescritte solo in caso di estrema necessità. Nel 1927, dichiara pubblicamente la sua rinuncia alla carne.
Il dr. Birker Benner soffrì molto della definizione di ciarlatano attribuitagli dai medici suoi contemporanei. Oggi è finalmente vendicato dalle prove scientifiche (ricerca di Cambridge (2000) in primis, The China Study (2012), e altre similari delle maggiori Università mondiali che dimostrano le correlazioni tra malattie da acidificazione dovuta ai cibi animali e industriali. Le analisi chimiche hanno comprovato le sue intuizioni circa le proprietà nutrizionali e curative di verdura cruda e frutta fresca.

Marcatori tumorali ... e creazione di malati


Marcatori tumorali ...e creazione di malati
Tratto dal libro di Marcello Pamio: 
"La Fabbrica dei malati"
www.macrolibrarsi.it/libri/__la-fabbrica-dei-malati-libro.php
Nell’ultimo libro “La fabbrica dei malati” mi sono occupato della più importante strategia di marketing (“Disease mongering”) messa in atto dall’industria del farmaco. Una strategia diabolica in grado di trasformare milioni di persone sane in malati. Com’è possibile tutto ciò? Attraverso un sistema geniale che va dall’abbassamento dei cosiddetti valori di “normalità”, alla diagnosi precoce per giungere creazione vera e propria di nuove malattie. Per non parlare del grossissimo problema della sovradiagnosi e degli incidentalomi.
I markers tumorali, se usati non correttamente, rientrano in tutto ciò...
Cosa sono i markersLa presenza di un tumore può essere rivelata attraverso il dosaggio di particolari sostanze dette appunto marcatori presenti nel sangue. Per lo più si tratta di proteine, ma possono essere anche ormoni o enzimi.
Il dogma della medicina vuole che queste proteine vengano prodotte in quantità superiore alla norma dalle cellule tumorali per cui il loro dosaggio nel sangue serve proprio per cercare e individuare il tumore osservandone le evoluzioni.
Non tutti sanno però che tali markers vengono prodotti anche da cellule in condizioni totalmente diverse dai tumori e perfino in salute…
Vediamo quali sono i marcatori più utilizzati.
PSA, Antigene Prostatico Specifico: per il tumore alla prostata, livelli normali < 4 ng/dL.
Aumenta in caso di neoplasia prostatica, ma anche nella ipertrofia prostatica benigna, prostatite, esplorazione rettale, cistoscopia, agobiopsia prostatica e resezione prostatica trans-uretrale.
CA 125: per il tumore all’ovaio, livelli normali < 35 U/ml.
Aumenta in caso di cancro ovarico, polmonare, linfomi non-Hodgkin (40% dei casi) e affezioni benigne quali endometriosi, cisti ovariche, mastopatia fibrocistica, cirrosi epatica, pancreatite acuta  e addirittura in gravidanza. Valori falsamente positivi si possono trovare anche in presenza di versamento pleurico.
CA 15-3: per il tumore alla mammella, livelli normali < 25 U/ml.
Aumenta in caso di carcinoma mammario, cancro ovarico, colorettale, polmonare, patologie benigne del seno, malattie epatobiliari e malattie autoimmunitarie. Valori falsamente positivi possono essere causati da patologie reumatiche.
CA 19-9: per i tumori del colon-retto oppure del pancreas, livelli normali < 37 U/ml.
Aumenta in caso di cancro pancreatico, gastrico, colorettale, melanoma e patologie benigne (malattie epatobiliari e polmonari). Circa l’1% dei soggetti normali ha un CA 19-9 costituzionalmente elevato, per motivi genetici.
CEA, Antigene Carcino Embrionale: per i tumori del tratto gastro-intestinale e polmonari, livelli normali < 5 ng/ml.
Aumenta in caso di cancro colorettale, mammella, polmone, stomaco, pancreas, fegato, malattie infiammatorie intestinali, epatobiliari e lesioni polmonari benigne. Anche il fumo di sigaretta può farlo aumentare!
TPA (Antigene Polipeptidico Tessutale), TPS e Cyfra 21.1: sono citocheratine utilizzate come marcatori tumorali, la loro concentrazione è proporzionale alla massa del tumore e alla sua aggressività.
PAP, Fosfatasi acida prostatica: per i tumori alla prostata, livelli normali < 3,7 μg/l.
E’ una glicoproteina secreta dalle ghiandole prostatiche, presente nel liquido seminale. Aumenta in caso di carcinoma prostatico in fase metastatica (85% dei casi) ma anche negli adenomi benigni della prostata, prostatite, ritenzione urinaria e raramente carcinoma vescicale invasivo con infiltrazione prostatica. Anche la manipolazione della prostata attraverso massaggi, biopsie o esami rettali può incrementarne i livelli.
AFP, Alfa-FetoProteina: per i tumori al fegato, del testicolo e dell’ovaio, livelli normali < 25 mcg/L.
Aumenta in caso di carcinoma epatocellulare (80% dei casi), cancro testicolare di tipo non-seminoma (60% dei casi), tumori ovarici, dello stomaco e del colon. I suoi valori sono elevati anche in gravidanza, sofferenza fetale, difetti di chiusura del tubo neurale, cirrosi epatica, epatite virale e morbo di Crohn.
HCG, Gonadotropina Corionica: è un ormone correlato all’inizio della gravidanza e viene dosato per i tumori germinali del testicolo e dell’ovaio.
TG, Tireoglobulina: marcatore per il tumore alla tiroide, livelli normali < 10 ng/ml.
Aumenta in caso di cancro tiroideo e patologie benigne della tiroide (tiroidite, gozzo, morbo di Basedow).
CT, Calcitonina: per il tumore midollare alla tiroide, livelli normali < 0.1 ng/ml.
E’ un ormone polipeptidico prodotto dalle cellule C della tiroide. Aumenta in caso di carcinoma midollare della tiroide e raramente anche con altri tipi di tumore.
NSE: per il microcitoma polmonare e neuroblastoma, livelli normali < 12 mcg/l.
Aumenta in caso di neoplasie di origine neuroendocrina, microcitoma polmonare e neuroblastoma.
A caccia del marker specificoLa ricerca medica da sempre è a caccia del marcatore tumorale specifico al 100%.
Il valore che garantisca la diagnosi tumorale certa rappresenta il sogno per molti ricercatori e medici. Sogno però diventato un incubo perché i marker non sono né sensibili, né specifici!
Nessuno dei marcatori tumorali che oggi la medicina conosce e utilizza è una prerogativa specifica del tumore in quanto sono tutte sostanze presenti anche in altre condizioni, perfino nell’assoluta normalità.
Quindi il marcatore tumorale qualitativo, cioè presente solo nel tumore NON esiste!
Storia dei markers tumoraliLa storia dei marcatori inizia nel 1965 quando due ricercatori americani scoprirono nelle cellule di alcuni tumori del colon una sostanza CEA che si dimostrava correlata con la malattia.
Questo antigene era presente nel tessuto tumorale e anche nel sangue dei malati con il tumore al colon. Sembrava la scoperta del secolo: una proteina poteva indicare la presenza o meno di un tumore. Successivamente si scoprì che questo antigene veniva prodotto in piccole quantità anche da tessuti sani e si riscontrava in presenza di altre e completamente diverse neoplasie (mammella, polmone, apparato urinario, pancreas e stomaco).
Crollato il mito della specificità del CEA, la batosta più grossa arrivò quando i ricercatori scoprirono che l’antigene è prodotto in alte dosi anche in malattie non tumorali come le infiammazioni acute e croniche del fegato.
Sensibilità e specificità dei markersPer valutare correttamente l’adeguatezza di un marcatore tumorale è necessario conoscerne la sensibilità e specificità.
Per sensibilità s’intende la capacità di rilevare la presenza di tumore. Per esempio se un marker ha una sensibilità del 70% significa che è capace di rilevare la presenza del tumore nel 70% dei pazienti affetti, ma questo significa che 30 pazienti su 100 avranno valori normali del marker in presenza di un tumore (“falsi negativi”).
La specificità è invece la capacità del marker di essere elevato solo in caso di neoplasia e assente in altre malattie. Se un marker ha una specificità del 70% sarà positivo nel 70% dei casi per una specifica neoplasia, ma questo significa che 30 pazienti su 100 avranno livelli elevati del marker in presenza di un diverso tipo di tumore o di una patologia benigna (“falsi positivi”).
La conseguenza è che i markers tumorali non hanno mai una sensibilità e una specificità del 100%.
Questi sono alcuni dei motivi per cui i markers tumorali non vanno usati per la diagnostica oncologica ma per verificare l’andamento della terapia nel follow-up: l’abbassarsi o l’elevarsi dei livelli riflette l’andamento clinico della neoplasia.
Andamento clinico della neoplasiaLa medicina allopatica ha una visione estremamente riduttiva della Vita e della malattia perché considera quasi esclusivamente “la progressione del tumore”. Non importa minimamente tutta la storia della persona, la complessità del suo mondo psichico, energetico, relazionale, ambientale (compresa naturalmente l’alimentazione) e anche la sua realtà spirituale.
Quello che conta è un numero che sale e scende.
Questa visione limitante e deviante si chiama “riduzionismo scientifico”.
L’essere umano con tutta la sua complessità è stato ridotto ad un ammasso di cellule, ormoni: a un numero, il marcatore…
Falsi positivi e negativiOgni esame diagnostico in quanto tale ha sempre una percentuale di falsi positivi e falsi negativi.
La definizione della soglia di normalità del marcatore tumorale non esclude la possibilità di commettere gravissimi errori di classificazione e diagnosi.
Valore negativo di un marcatore tumorale (per la medicina assenza di malattia) non esclude infatti la presenza di un tumore, ma può essere dovuto per esempio a un tumore piccolo o a un tumore molto grosso poco vascolarizzato o alla prevalenza nel tumore di cellule che non rilasciano il marcatore. Questi sono i falsi negativi: il tumore c’è ma l’esame non lo vede.
Valori positivi di un marcatore tumorale (per la medicina presenza di malattia) può essere dovuto a cause diverse dai tumori come: patologie benigne acute o croniche di tipo infiammatorio, stili di vita errati come fumo o alcool, sport estremi, manovre diagnostiche, interventi chirurgici, ecc.
Questi sono i falsi positivi: il marcatore è alto ma il problema non è un tumore e spesso non c’è nessuna patologia!
I falsi positivi e negativi vanno tenuti in seria considerazione quando si eseguono esami diagnostici.
Esempio di marker contradditorioDue semplici esempi potranno spiegare come un marcatore oncologico se interpretato in maniera non corretta può trasformarsi in uno strumento molto pericoloso.
Nel sito www.cancerquest.org della Emory University è stato pubblicato un intero capitolo sul marcatore CA 125.
Come detto si tratta di una glicoproteina prodotta dall’utero, dalla cervice uterina, dalle tube di Falloppio e dalle cellule che rivestono gli organi delle vie respiratorie e dell’addome.
Quando uno di questi tessuti è danneggiato o semplicemente infiammato si possono trovare quantità di questa proteina nel sangue.
A livello internazionale quando i livelli del marker superano 35 U/mL si è in presenza di tumore.
Il problema sta proprio nell’interpretare correttamente il CA 125 perché un alto valore NON è sempre correlato al cancro. Livelli alti si possono avere in gravidanza, durante il ciclo mestruale, con una patologia epatica oppure una endometriosi.
Non a caso la maggior parte delle donne che presentano valori alti di CA 125 non sono assolutamente affette da patologie tumorali.
Infine va tenuto conto che meno della metà dei casi di cancro ovarico in stadio precoce inducono un diretto aumento del livello di CA 125 nel sangue. Questo significa che nel 50% delle donne con cancro ovarico il livello del marcatore non cresce e quindi non è riscontrabile (falso negativo).
L’utilità di un’analisi che confonde molto facilmente un tumore allo stato precoce con altri eventi naturali è assai discutibile e pericolosa.
La conclusione dei ricercatori della Emory University è che “attualmente il test del CA 125 non è un’analisi raccomandata per uno screening a larga scala per il cancro delle ovaie”.
Marker & paura…La paura è un meccanismo perfetto previsto dalla natura. Ogni animale selvatico e un po’ anche quelli addomesticati ne è provvisto. Questa emozione gioca un ruolo fondamentale: tenere l’essere umano sul “chi va là” per sopravvivere ai pericoli che lo circondano.
In natura tutto è straordinariamente semplice: se si sta attenti si sopravvive, altrimenti si muore (1).
Poiché la paura ci avverte di un pericolo, se il pericolo non c’è, la paura non si manifesta.
Queste conoscenze sono molto note al Potere che ci manipola, il quale proprio per mantenere il controllo sulla popolazione ha sviluppato numerose tecniche mediatiche per tenere sempre viva e accesa la fiamma che nutre la paura (terrorismo, attentati, guerre, pestilenze, malattie, surriscaldamento globale, scioglimento dei ghiacciai, ecc.). Basta accendere la tivù per capacitarsene.
Vi è anche un aspetto più sottile relativo alla paura che è tipico dell’essere umano.
La paura per esistere ha bisogno della controparte, cioè il pericolo.
Se abbiamo paura di qualcosa è possibile creare noi stessi il pericolo (la controparte) così da giustificare il timore.
Lo scopo del presente è di spiegare che i marker aumentano anche in totale assenza di tumore. Mentre a livello generale il mantra ufficiale che ci hanno inculcato per bene fin dentro l’inconscio è esattamente il contrario: i marker aumentano in presenza di tumore.
Se è vero che la paura per esistere ha bisogno della controparte pericolo, è logico dedurre che se si ha paura di vedere i marker aumentare, ciò potrebbe accadere realmente…
Tutte le filosofie del mondo sanno che il pensiero crea e interagisce con la materia stessa. La fisica quantistica, che oggi sta avendo sempre più riconoscimenti dalla comunità scientifica, lo dice dall’inizio del secolo scorso: l’osservatore è in grado di influenzare il comportamento della particella osservata!
ConclusioneLa conclusione è semplice e scontata: il dosaggio dei marcatori non deve essere fatto in ambito diagnostico. Anche se questa cosa puntualmente viene eseguita.
La totale mancanza di informazioni precise e consolidate circa il significato dell’incremento di un marcatore fa sì che in realtà essi vengano frequentemente utilizzati per decisioni cliniche in maniera soggettiva e spesse volte molto arbitraria.
I marcatori possono essere utili semmai per verificare l’efficacia delle terapie intraprese e seguire l’andamento della malattia e NON per diagnosticare una patologia!
D’altra parte vi è l’assoluto interesse economico e lobbistico da parte dell’industria chimico-farmaceutica affinché i marcatori vengano invece sempre più utilizzati nell’ambito degli screening, cioè per fare diagnosi, perché così facendo si creano sempre più malati.
La medicina non tenendo conto della complessa realtà della persona va riducendo tutto, vita compresa a un valore numerico (marcatore).
Il resto lo fa la PAURA…
(...)
Tratto dal libro di Marcello Pamio: “La fabbrica dei malati”, rEvoluzione edizioni


[1] “La medicina del futuro: le realtà nascoste della malattia”, Giorgio Mambretti, ed. Amrita