lunedì 30 gennaio 2017

EDUCAZIONE ENERGETICA DEI BAMBINI


Tornando al tema dell'educazione energetica dei bambini,
non vi sara' difficile constatare quanto essi siano principalmente tra due fuochi:
La troppa permissivita' o la troppa rigidita'.

Un bambino e' energia pura allo stato di seme, ogni cosa vista dalla sua mente senza aver sviluppato coscienza, prende la veste di una intrusione, sia essa benefica o malefica, per cui sara' cura delle persone vicino a lui tutelare ogni suo passo.

Ho sentito molte volte dire questa frase:
"Lascia che si sfoghi...gli fa bene urlare, saltare e giocare, gli serve anche come stimolo"

Stimolo a cosa?

L'energia lasciata uscire cosi' in modo disordinato genera grossi squilibri nella psiche del bambino e anche nel suo corpo fisico (per non parlare di quello eterico), piu' urla e si super agita meno lo si potra' controllare ed educare, perche' essendo un canale di energia allo stato brado esigera' ancora piu' liberta' di azione e ancora piu' energia.

Porto l'esempio di un rubinetto, quando questo funziona a dovere si avra' un flusso regolato dal minimo al massimo, se si dovesse rompere la tubatura per qualche motivo molto evidente i danni saranno enormi, anche perche' il getto dell'acqua sotto la fortissima spinta della pressione vorra' uscire sempre piu' violentemente.

Cosi' e' un bambino, cosi' siamo noi.

Essere liberi non di strafare ma di liberare in modo equilibrato l'energia cosi' dal non diventare nel corso della vita persone squilibrate, violente e senza freni inibitori.

E qui mi ricollego al fatto di non mandare i bambini negli asili dove per comodita' delle maestre lasciano che urlino e si dimenino fino allo spasimo, logicamente si scateneranno anche in giochi violenti e si picchieranno, useranno i giocattoli come potenziali armi o previligeranno bastoni, finte spade, finte pistole e finti fucili...

Portati in un giardino straperanno erba, fiori e foglie e cercheranno di fare del male agli animali, siamo arrivati ad un punto che certi animali miti e buoni, vedendoli e sentendo le loro energie saltano loro alla gola per sbranarli ed ucciderli, logicamente aizzati dalla violenza disordinata di certe energie dei fanciulli in questione.

Un bambino non deve urlare se non quando si fa male o e' spaventato o arrabbiato per qualche cosa che lo ha minacciato, in tutti gli altri casi va fermato intimandogli di abbassare la voce e di non agitarsi in nessun modo, fatelo ballare e cantare o portatelo in piscina o a fare una passeggiata a piedi o una corsetta.

Assolutamente mai lasciare che vadano su di giri, il canto deve essere canto, il ballare ballare, eccetera, non occasioni di sfogo.

La parola sfogo va bandita se non volete che un giorno le cose vi si ritorcano contro.

L'energia deve svilupparsi con la crescita, mano a mano, senza scossoni.

segue...

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